Ramanauskaite A, Juodzbalys G, Tözüm TF Implant Dent 2016 Aug; 30
Lo scopo di questo studio è stato quello di revisionare la letteratura circa fattori di rischio, sintomi e metodi di trattamento della perimpiantite e di proporre un albero decisionale della gestione di questa patologia.
La ricerca è stata condotta sui database MEDLINE ed EMBASE per articoli pubblicati tra il 1990 e il 2015. Sono stati inclusi nella revisione solo studi clinici sull’uomo in lingua inglese. La ricerca ha dato 44 case report pubblicati da 27 autori.
Il tempo medio della diagnosi della patologia è risultata essere 26,07 settimane dopo l’inserimento dell’impianto (SD ± 39,7). Il sintomo clinico più comune è risultato la formazione di una fistola, e si verifica più frequentemente a livello del mascellare superiore con valori statisticamente significativi (P = 0,04).
Una correlazione negativa è stata trovata tra il dolore e la presenza di un trattamento endodontico incompleto/patologia endodontica sul dente adiacente (r = -0,4; p = 0,009), mentre una correlazione positiva è stata mostrata tra il fattore di rischio endodontico e dolore tardivo correlati con la necessità di rimozione dell’impianto (r = 0,3; p = 0,028). Il trattamento di rigenerazione presente nel 45,2% dei casi o la rimozione dell’impianto eseguita nel 35,7% dei casi sono state le tecniche più comuni per la soluzione della perimplantite. In conclusione, è stato dimostrato come l’eziologia della perimplantite tardiva sia nella maggior parte dei casi di tipo infettivo.
Infine, un percorso decisionale finalizzato alla gestione di pazienti con periimplantite tardiva, legato alla possibile eziologia ed ai sintomi della malattia, potrebbe essere uno strumento utile nel trattamento della patologia stessa. Infine è stato suggerito un percorso decisionale per la gestione di tale patologia.